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La spesa sanitaria continua a subire tagli. Il divario tra Nord e Sud è sempre più evidente. Con l'autonomia differenziata le Regioni ricche avranno più soldi, quelle povere ancora meno. E così prospera la sanità privata.
Con la definitiva approvazione della legge delega per la riforma fiscale, il governo e la maggioranza non solo non danno alcuna risposta alle proposte contenute nella piattaforma unitaria presentata da Cgil, Cisl e Uil, ma prefigurano una riforma che va esattamente nella direzione opposta: meno progressività, meno contrasto all'infedeltà fiscale, meno risorse per il welfare. Una controriforma che ci porta indietro di 50 anni.