SPI-CGIL Lega 12 - Nichelino Vinovo Candiolo

      

 

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BUONI ALCUNI PROVVEDIMENTI, ALTRI SONO INSUFFICIENTI O NEGATIVI

EFFETTO PEREQUAZIONE 2016 (Perequazione = adeguamento pensioni all'inflazione).
Con Legge di Stabilità si stabiliscono alcuni principi:
1) il tasso di perequazione da applicare alle pensioni non può essere inferiore a zero;
2) si rinvia a gennaio 2017 il conguaglio negativo che sarebbe dovuto scattare a gennaio 2016, ma non si evita il ribasso della rata mensile corrente delle pensioni per il 2016.  
Questo ribasso è dovuto a  2 fattori concomitanti:
- lo scostamento negativo di uno 0,1% tra il tasso d’inflazione definitivo e quello provvisorio che è servito a pagare le pensioni nel 2015. Questo avrebbe comportato un conguaglio negativo nel 2016. Facciamo un esempio su una pensione lorda di 1.000€ del 2015. Questa pensione nel 2015 ha ottenuto 1€ in più ogni mese, compresa la tredicesima, pari a 13€ nell’anno. A gennaio l’INPS non ha recuperato i 13€ dati in più nel 2015 (che ha rinviato al 2017), però ha abbassato a 999€ la rata mensile ordinaria (1.000€ - 1€ = 999€);
- il valore zero del tasso di perequazione da applicare nel 2016, che non compensa la riduzione dello 0,1%.
Avranno qualche euro in più sulla pensione da gennaio solo coloro che hanno usufruito degli aumenti  per la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco della perequazione 2012 e 2013 per le pensioni sopra 3 volte il trattamento minimo. Per le pensioni comprese tra tre e sei volte il trattamento minimo INPS è prevista la  restituzione  dal 2016 del 50% del valore mensile degli arretrati corrisposti per il 2012 e 2013.

PROROGA DI 2 ANNI DELLA PEREQUAZIONE “LETTA”: scadeva il 31.12.2016. Risparmi di 4,5 mld (al 2022)   
L'attuale meccanismo era stato introdotto dal presidente del Consiglio Letta nel 2013 e doveva durare 3 anni. Le percentuali di rivalutazione (100% fino a 3 volte il minimo, 95% da 3 a 4 volte il minimo, 75% da 4 a 5 volte il minimo, 50% da 5 a 6 volte il minimo, 45% oltre 6 volte il minimo) vengono riferite all'intero importo pensionistico, anziché a fasce orizzontali, come vigeva precedentemente.
Prima tutte le pensioni, indipendentemente dal loro ammontare, usufruivano del 100% dell’inflazione fino all'importo corrispondente a 3 volte il minimo, cioè circa 1.500€ al mese (con Prodi il 100% era fino a 5 volte il minimo, cioè circa 2.500€ al mese), del 90% tra tre e cinque volte il minimo, del 75% oltre cinque volte il minimo. Le pensioni erano così più protette! Per questo i sindacati, sul tavolo di trattativa aperto con il Ministro del Lavoro, puntano a riconquistare un meccanismo che agisca per fasce orizzontali.

CALENDARIO DI PAGAMENTO DELLE PENSIONI 2016.
Le pensioni INPS, e adesso tutte le pensioni, per legge, sono messe in pagamento il primo giorno “bancabile”, che vuol dire il primo giorno non festivo. Ha fatto eccezione il mese di gennaio di quest’anno,  per il quale la legge di stabilità dello scorso anno aveva stabilito che il pagamento dovesse avvenire il secondo giorno bancabile. La coincidenza di questa disposizione con le festività di fine anno ha fatto sì che le pensioni a gennaio fossero pagate il 4, se accreditate in Posta, e il 5, se accreditate in banca.
Per tutto il prossimo anno la legge prevede che il pagamento avvenga il secondo giorno “bancabile”. Questo, per fare un esempio concreto,  vuol dire che le pensioni di gennaio 2017 saranno messe in pagamento il giorno 3. Per evitare che ciò accada, sono in corso iniziative di cui daremo notizia.

SI ALLEGGERISCE LA TASSAZIONE SULLE PENSIONI
La legge di stabilità 2016 riduce il prelievo fiscale applicato alle pensioni, modificando il sistema delle detrazioni, che restano comunque meno favorevoli di quelle applicate al lavoro dipendente. Ne usufruiranno le pensioni fino a 15.000€ l'anno. Per coloro che non hanno ancora compiuto i 75 anni le detrazioni fiscali aumentano in modo tale da azzerare la tassazione fino a 7.750€ l'anno, anziché 7.500€, come era in precedenza. Dai 75 anni in su l'azzeramento delle tasse arriva fino a 8.000€, anziché ai 7.750€ precedenti. Le detrazioni per lavoro dipendente restano comunque un po' più favorevoli,  per effetto di un diverso meccanismo di calcolo, senza contare gli 80€ mensili che per i pensionati restano ancora un miraggio. I sindacati  dei pensionati continuano a battersi per la parità totale.

EFFETTO “FORNERO-MONTI”: SI ALLONTANA L'ETA' DELLA PENSIONE SOPRATTUTTO PER LE DONNE
Per uomini e donne dall'1/1/2016 aumenterà di 4 mesi l'età con cui andare in pensione di vecchiaia e di altrettanti per l’anzianità contributiva richiesta per quella anticipata. È l’effetto dell'adeguamento all’aumento della speranza di vita, che comporta anche l’abbassamento dei coefficienti di trasformazione, riducendo, a parità di età, la pensione contributiva. Per le donne dipendenti private ci vorranno 22 mesi in più (raggiungendo i 65 anni e 7 mesi) e per le autonome 16 mesi  aggiuntivi (raggiungendo i 66 anni e 1 mese) per ottenere la pensione di vecchiaia.

ALTRE DISPOSIZIONI DALLA LEGGE DI STABILITA' 2016
OPZIONE DONNA

La facoltà di optare per la liquidazione del trattamento pensionistico secondo le regole del sistema contributivo (c.d. opzione donna) è stata estesa anche alle lavoratrici che hanno maturato entro il 31 dicembre 2015 i requisiti per il diritto alla pensione (35 anni di contributi e 57 anni e 3 mesi di età per le dipendenti e 58 anni e 3 mesi per le autonome), anche se la decorrenza è successiva a tale data.
Questo provvedimento è in gran parte finanziato con i risparmi che derivano dalla proroga del meno favorevole sistema di rivalutazione delle pensioni.
La legge di stabilità, anche a seguito dell’iniziativa sindacale, ha previsto una verifica di quanto effettivamente sarà speso, anche per evitare che gli eventuali risparmi vengano dirottati su interventi non previdenziali.

CANCELLATE  DALL'1/1/2016 LE PENALIZZZIONI PER LA PENSIONE ANTICIPATA Nessuna penalizzazione per i pensionamenti anticipati negli anni 2012-2014, con età inferiore a 62 anni.
Riguarda chi era rimasto escluso dagli effetti della scorsa legge di stabilità che eliminavano le penalizzazioni per chi sarebbe andato in pensione anticipata prima dei 62 anni dal 1/1/2015  fino al 31/12/2017. Si tratta di 26.000 persone, in gran parte donne (22.000).

7^SALVAGUARDIA  Riguarda ulteriori 26.300 lavoratori.

CUMULABILITA' del riscatto laurea con i congedi parentali. E' molto importante per le donne. Una discriminazione di genere finalmente sanata.

PART-TIME agevolato fino alla pensione I lavoratori dipendenti del settore privato che maturano entro il 31.12.2018 i requisiti necessari al pensionamento di vecchiaia potranno concordare con l’azienda un orario ridotto tra il 40 e 60 per cento, a condizione di avere conseguito i requisiti minimi di contribuzione. Il datore di lavoro dovrà corrispondere in busta paga al lavoratore la quota dei contributi riferiti alle ore non prestate, che si trasformano quindi in salario netto. La scelta del part-time non comporterà nessuna penalizzazione sulla pensione, perché lo Stato si farà carico dei contributi figurativi.

PATRONATI Le risorse per il funzionamento dei patronati nel 2016 sono ridotte di 15 milioni. Dal 2017 gli acconti scenderanno dal 72% al 68% e l’aliquota da destinare ai patronati sui contributi previdenziali obbligatori scenderà anch’essa da 0,226% a 0,199%.

PROROGA DELL'ALIQUOTA del 27%  per la gestione separata: era previsto un aumento.

PREPARIAMOCI ALLA VERTENZA PENSIONI

Rivalutare le pensioni perché sono troppo basse,
 ottenere un'uscita flessibile dal lavoro dai 62 anni o combinando età e contributi
 garantire ai giovani una pensione dignitosa ad un'età decente.

Torino, gennaio 2016